La Sardegna vista da un mega veliero Un "reality show" in onda a settembre per queste fesserie sono pronti per aiutarci e pagarci i debiti no


La Sardegna vista da un mega veliero
Un "reality show" in onda a settembre



IL MARE DELLA SARDEGNA




Un veliero a 3 alberi ospiterà nove coppie per un format televisivo stile Isola dei famosi. In Sardegna. Andrà in onda a fine settembre su due canali Mediaset.
Approdi facili e riparati, crocevia di culture, simbolo di civiltà. Ieri come oggi i porti sono il segno di riconoscimento delle città che li ospitano, termometro di degrado o di cura e amore per il territorio a seconda dei casi, gravati come sono dall'incombenza di essere "biglietto di presentazione" dei posti.
In Sardegna, ad agosto, sette porti ospiteranno a ruota un galeone e il galeone, a sua volta, ospiterà nove coppie riprese durante il giorno in mare e in terra. Sì, una sorta di reality show. O qualcosa che gli si avvicina molto perché in questo caso tecnicamente si tratta dei più innovativi "factual", che a differenza dei reality sono registrati quindi vanno in onda in differita.
Una puntata al giorno, probabilmente una alla settimana, per scoprire la Sardegna palmo a palmo: il mega veliero a tre alberi circumnavigherà le coste e nelle ore di navigazione farà tappa nelle calette più nascoste. Poi attraccherà in porto e spingerà i suoi ospiti verso l’interno, nei posti più suggestivi della Sardegna sui quali proprio in questi giorni così come nei porti (si è partiti da Carloforte), sono in corso i sopralluoghi della produzione. Le immagini saranno realizzate da mare, da terra e dall’elicottero. Al momento manca l'ufficialità e il casting sarebbe ancora in corso ma il progetto è in fase di avanzamento.
SFIDE AD ELIMINAZIONE - Le coppie dovranno sfidarsi e in ogni porto, una volta a settimana, ci sarà un’eliminazione. L’idea è quella di mettere i partecipanti a confronto facendo loro scoprire le tradizioni e la cultura del posto, per poi trasferirle a chi seguirà il programma in Tv. Le prove saranno quindi collegate all’Isola e il format sarà inondato dalle eccellenze sarde. Non solo Natura, ma anche cibo e prove di ogni tipo legate alle feste della tradizione, ai riti e ai miti. Alle ragioni dell'insularità.
GLI SPONSOR - L’idea, sposata da Rete Porti Sardegna e apprezzata anche dalla Regione, è quindi di far conoscere l'Isola attraverso un format televisivo stile Isola dei famosi. Sarà che in tempi di spending review forzata anche per consorzi, associazioni di imprese ed enti trovare risorse da impegnare per spese extra (come la promozione) non è cosa semplice o sarà che l’Isola si presta, non avendo eguali nell’offerta turistica del Mediterraneo. Fatto sta che l’accordo con Mediaset c’è anche se andranno formalizzate le ultime questioni, tra cui il numero di puntate. Già, perché il reality andrà in onda a settembre su due canali del Biscione.
Il galeone arriverà a metà agosto a Cagliari, pronto per registrare la prima puntata.
IL FORMAT - Il Presidente Franco Cuccureddu conferma: “Sì, il progetto esiste e partecipiamo perché convinti che sarà un’occasione di promozione delle coste e dei porti sia ora, in Italia, e sia in prospettiva sperando possa avere successo: è un modo alternativo di fare promozione che punta a far conoscere in maniera indiretta il territorio”. Con costi nettamente inferiori rispetto a qualsiasi altro tipo di pubblicità. In fondo la crisi - quella che toglie ossigeno per restituire anidride carbonica al tessuto economico - affila l’ingegno come fosse una lama e consente di cogliere occasioni che spesso si rivelano "vincenti".
Il format sarà coperto da copyright. Come L’Isola dei Famosi – serie di Rai2 poi sostituita nel palinsesto da “Pechinoexpress” – è legato all’Isola che lo ospita. Questo significa che se dovesse avere successo e una tv straniera lo volesse acquistare, non potrà “scorporarlo” dalla Sardegna.
Qualche idea per le prove (ancora da passare al vaglio della produzione) c’è già: escursione a prova di atleta in mountain bike sul Supramonte e sfida a suon di culurgiones. Mica semplice, per chi non ne ha mia visto uno, “chiuderlo” ad arte come insegnano le nonne.

Emanuela Zoncu (e.zoncu@unionesarda.it)

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