Addio alle pellicole "vecchio stile" L'era digitale seppellisce le ultime sale



                                Una immagine del celebre film "Nuovo cinema paradiso"

Se non dovesse arrivare un aiuto dalla Regione, magari con l'istituzione di bandi pubblici per l'utilizzo di fondi della Unione europea, molte attività rischiano la chiusura.
Addio vecchia pellicola e addio vecchio operatore stile "Nuovo Cinema paradiso": arriva il digitale anche sul grande schermo, ma per molte attività in Sardegna potrebbe essere l'inizio della fine. Il costo della trasformazione (il prezzo di un proiettore digitale si aggira fra i 50mila e i 100mila euro) è alto, quasi impossibile per molti esercenti. Se non dovesse arrivare un aiuto dalla Regione, magari con l'istituzione di bandi pubblici per l'utilizzo di fondi della Unione europea, molte attività rischiano la chiusura. E' l'allarme lanciato dalla sezione regionale dell'Agis-Anec (Associazione nazionale esercenti cinema). Si tratta di un sos che si basa sul confronto con le altre regioni italiane: "Gli altri hanno affrontato il problema - ha detto il presidente Anec Giuseppe Lazzeri - e l'hanno risolto. La domanda è: perché in Sardegna no? A rischio sono soprattutto le sale che ospitano nella loro programmazione film d'autore, con un ulteriore paradosso: da un lato la Regione sostiene la produzione dei migliori registi sardi, dall'altro, se non interviene subito, assisterà alla probabile chiusura delle uniche sale disponibili a programmarli". Più della metà degli schermi sardi, 45 su 71 totali, non sono ancora digitalizzati. Ma ora non si può più aspettare: il 31 dicembre scatterà lo switch off per le vecchie pellicole e chi non si sarà adeguato alla nuova tecnologia rischia di sparire. "La Regione sta trascurando - ha sottolineato il vicepresidente Anec Alessandro Murtas - un settore che vanta un milione e 200 mila biglietti staccati all'anno. Salviamo il servizio". Per gli esercenti è "la poesia del cinema, la bellezza di uscire la sera per godersi un bel film fuori casa". Pronta la replica della Regione: "Non è vero che stiamo trascurando il settore - ha ribattuto Giovanni Follesa, componente del Consiglio di amministrazione di Film commission - lo dimostra il fatto che abbiamo fatto decollare la Film commissione con una decina di produzioni di grande successo". Ma il problema, ribadisce l'Anec, riguarda gli esercizi. "Siamo a conoscenza del problema - ha risposto Follesa - stiamo aspettando l'approvazione della Finanziaria: c'è la massima disponibilità a venire incontro alle esigenze degli esercenti".

UNIONE  SARDA 9\5\ 2013 13:10

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