Non è un Paese per giovani


Sospetto sempre più che dietro le spregevoli battute di Berlusconi su Obama, precedute dalla sortita del suo compare Gasparri, si nasconda qualcosa di ben diverso, e assai più inquietante, della dissennatezza d'un "ganassa" brianzolo e del delirio d'un (ex?) neofascista. E, come da copione, l'insipiente "sinistra" italiota, o quel che ne resta, non trova di meglio che stracciarsi le vesti, scagliare strali (brr, che paura), bacchettare, impancarsi a giudice delle cause perse. Come se non si sapesse che Berlusconi è un uomo privo di qualsiasi cultura, non solo di Stato ma generale, che si gongola di sghignazzare coi sottoposti con le sue storielle da Bar Sport.

E intanto, per perdersi dietro a degradanti fatuità, si perdono di vista i problemi reali, da cui potremo liberarci soltanto noi, non certo Obama, che di grattacapi dovrà affrontarne parecchi.


Il più contento sarà, come sempre, il cav. Silvio. A lui non importa un piffero dell'altrui indignazione, per planetaria che sia; già l'ha detto, e ripetuto, che siamo tutti coglioni. La vergogna è un sentimento nobile e non alberga in certi animi. Suvvia. Focalizzata l'attenzione sulle sue idiozie, ci si dimentica delle urgenze del Paese, prima fra tutti la scuola. Gli studenti continuano a protestare, ma i riflettori attorno a loro si stanno spegnendo. E cosa avviene?


Avviene che Cossiga torna alla carica , e lo fa in tutta tranquillità, anch'egli senza vergogna e anzi con impertinente sicumera. Provocare scontri, insiste, meglio se ci scappa il morto, magari donna o bambino, in modo da convogliare l'odio della gente verso gli studenti. Quindi "agire", come successe con Giorgiana Masi.


Cossiga non si pèrita nemmeno più di nascondere il suo pensiero. Lo dichiara apertamente, e si capisce, dal momento che, di fatto, il fascismo è tornato e la sua filosofia ha libera cittadinanza nel nostro Paese. Non stupisce neppure l'odioso accenno all'arcivescovo di Milano: secondo la logica sanfedista, il cardinale Tettamanzi, come il suo predecessore Martini, sarebbe un esponente di quella Chiesa "progressista" o, come dicono loro, cattocomunista da debellare a tutti i costi.


Hai voglia a raccogliere firme. Non accade nulla, e Cossiga resta al suo posto, riverito e ammirato.


Dominati da vecchi razzisti e manganellatori, chiusi in logiche da condominio e frenesie d'atavici terrori, mentre tutto il mondo si apre, espande e guarda al futuro, gli italiani continuano a celebrare con macabra allegria il loro funerale dal consesso civile. E lasciano naufragare un paio di generazioni - i giovani senza futuro e i quarantenni che non l'hanno mai avuto - per la loro ottusa sazietà di satrapi. Après moi, le déluge. Il mondo finisce con me, in malora tutto il resto. [gimas.jpg]


E nel frattempo si baloccano dietro le impudiche sciocchezze d'un altro vecchio dalla corta vista e dalla pancia piena. Mala tempora currunt: ma concedetemi almeno una maledizione, per questi catorci malvissuti.


Daniela Tuscano




 


Commenti

occhiorsettina ha detto…
...ma sai..che hai proprio ragione??

...se andiamo avanti così...chissà....

GIUSEPPE...sono gasata..hai visto sono riuscita a commentare...almeno credo....nel tuo blog!!!

caspiterina!!

poi se rimane me lo dici??

un baciottolo...
Piratadellamor ha detto…
"Focalizzata l'attenzione sulle sue idiozie, ci si dimentica delle urgenze del Paese".. pienamente d'accordo.. ma il problema è che all'opposizione non c'è nessuno intelligente da capirlo e i giornali ci marciano sopra a queste cose.. e la cosa triste è che noi ci dobbiamo sorbire questa "Casa Vianello" rendendoci sempre più conto che a nessuno interessa il proprio paese, di nessuna fazione, ma solo il loro tornaconto.. che tristezza.. un abbraccio a tutti i CDV
donneinlinea ha detto…
le "battute" di D'alema e Guzzanti contro il papa, Carfagna e Brunetta cos'erano passeggiate?!

Si grida allo scandalo solo quando è il berlusca a fare commenti ironici?

Capisco che il 2008 ha visto la fine - otlre che del centro sinistra - anche della capacità di sorridere e ridere quando satira e ironia sono vere... ma credo si esageri.

Se poi l'unica cosa che l'opposizione sa fare invece di fare proposte oppositive concrete è stare col fiato sul collo al cavaliere siamo davvero ridotti male.

Non hanno proprio nulla da fare e pretenderebbero che nessuno facesse nulla: ne ridere, ne lavorare!

Poveri noi!

anonimo ha detto…
Ha già detto tutto Giuseppe, comunque voglio aggiungere un corollario che meglio spiega come intendere le volgarità razziste di questo vecchio frastornato: http://oknotizie.alice.it/go.php?us=404148917ece85da


E' stato l'unico a non capire la portata storica di quell'evento. Povero vecchio omettino, il guaio, come dice Serra, è che fa il presidente del consiglio.
compagnidiviaggio ha detto…
@donneinlinea

"Si grida allo scandalo solo quando è il berlusca a fare commenti ironici? "

le battute da te citate , erano volgari e poco rispettose ed offensive , certo , ma non erano rivolte ad un capo di Stato estero nè erano tante meno razziste . Se quella della Guzzzanti era ironia - satira anche se volgare e pesante vicino all'insulto ., quella di D'alema era solo insulto . Quella di B era oltre insulto razzismo . Entrambi Dalema e Berlusconi ( soprattutto quest'ultimo) non distingono il far ridere

dal saper far ridere...

" Se poi l'unica cosa che l'opposizione sa fare invece di fare proposte oppositive concrete è stare col fiato sul collo al cavaliere siamo davvero ridotti male.

Non hanno proprio nulla da fare e pretenderebbero che nessuno facesse nulla: ne ridere, ne lavorare! "

un po' generico e qualunquista , pero non hai tutti i torti . e concordo con te

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