Senza titolo 2068

SIcilia - Da una recente inchiesta della Procura della Repubblica di Catania sembrerebbe che gli incendi che hanno avuto luogo in Sicilia siano stati procurati dalla mafia per nascondre un traffico di risiuti tossici. Il verde Piero Canistracci mi ha scritto la seguente mail:" Il procurato aggiunto Enzo Serpotta, ha rivelato che ci sarebbero stati rifiuti tossici di diversa natura tra quelli accatastati nella discarica abusiva di Nesima.
C'era anche poliuretano, un materiale altamente tossico, mentre continuano gli accertamenti sulla tossicità della "nube".


Questa estate, mentre in Sicilia divampavano centinaia di incendi, ho avuto un contatto telefonico con un redattore di GAIA, venuti in provincia di Messina all'indomani del rogo "assassino", che ha provocato diverse vittime.


Dicevo, allora che bisognerebbe indagare veramente, su molti di questi roghi, che magari  interesseranno gli speculatori e quant'altri, ma in realtà servono ad annullare le tracce dei rifiuti "tossici" disseminati  nelle molte discariche abusive delle zone periferiche di tutte le città e paesi del Sud.


Ebbene quello dell'altro ieri a Nesima (un quartiere di Catania) è una conferma che troppe volte non vogliamo vedere. Vedi documento tratto dal quotidiano "La sicilia" (04-10-2007)"


In base quanto si legge sul sopracitato giornale "il fuoco è stato appiccato ai rifiuti speciali e anche tossici, che erano stati conferito di nascosto nell'ampia sciarosa di cui quasi 20 mila metri quadri erano stati adibiti a raccogliere quei particolari scarti". La nube sarebbe piena  di Pvc e carbonato di socio e di poliuretano, considerato rifiuto tossico. La presenza di queste sostanze è stata convalidata dal Procuratore aggiunto della Repubblica Enzo Serpotta. Gli 800 sacchi di materiale sospetto erano stati ben interrati. 

Il poliuretano è un elemento prodotto soprattutto dalle fabbrioche di scarpe. Il Problema dello smaltimento di questa sostanza è stato rilevato anche a Macerata che ha visto l'inquinamento di numerose falde acquifere. La popolazione ha avuto diversi problemi di nausee e di emicranie.Problema analogo presenta la provincia di nacona dove sono presenti diversi calzaturifici.


Romilda Marzari


 



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