Psichiatria, psicologia e diritti umani – Aspetti giuridici e sociali


Agosto 2007 alle ore 17 presso la Sala Presidenziale della Stazione Santa Maria Novella, si svolgerà un convegno/tavola rotonda dal titolo “Psichiatria, Psicologia e Diritti Umani: aspetti giuridici e sociali”.Il convegno con ingresso libero ed i cui promotori sono: il CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), il CSI (Periti e Consulenti Forensi – Firenze) e l’Associazione GESEF (Genitori Separati dai Figli), si propone di trattare le problematiche riguardanti le violazioni di diritti umani in ambito psichiatrico e psicologico, in special modo nello svolgimento delle attività processuali.
Interverranno i seguenti relatori: On. Francesco Lucchese, Deputato e membro della Commissione Affari Sociali della Camera; il Prof. Saverio Fortunato Specialista in Criminologia Clinica, Docente d'Indagine e Semeiotica del Linguaggio al Corso di Laurea Scienze dell'Investigazione Università di L'Aquila; l’Avv. Francesco Miraglia, la scrittrice Nunzia Manicardi che presenterà il suo ultimo romanzo di “Casi da Pazzi”, caso editoriale del momento, che ripercorre le scelte e le battaglie dell’Avv. Miraglia nella tutela dei diritti umani in psichiatria; Il Sig. Vincenzo Spavone dell’Associazione Genitori Separati dai Figli;Moderatrice Dott.ssa Grazia Gatto laureata in Scienze Giuridiche e Criminologiche
L’iniziativa ben si integra con la mostra storico-informativa intitolata: Un viaggio senza ritorno, storia degli errori e orrori psichiatrici organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU), ente internazionale per la tutela dei diritti umani nel campo della salute mentale.
Il materiale esposto è costituito da pannelli sinottici con documentazioni video e audio inedite sulle atrocità commesse nell’ambito della psichiatria istituzionale dagli albori ai giorni nostri, mettendo così in luce gli “orrori ed errori” della pratica psichiatrica, ponendoli a confronto con la tutela ed il rispetto dei diritti e della dignità dell’essere umano.
La mostra è stata inaugurata il 20 agosto presso la Sala Presidenziale della Stazione Santa Maria Novella e rimarrà aperta al pubblico fino al 30 agosto tutti i giorni dalla ore 9,30 alle ore 21 e la domenica dalle ore 11 alle ore 19 con ingresso libero .





La mostra mette in evidenza come la psiochiatria ha influenzato tutte le ideoligie razziste. Iniziando il viaggio informativo dalla nascita dei primi maniocomi in Inghilterra, infatti, l'attenzione cade sul fatto che venivano considerati pazzi anche i liberi pensatori e le donne che non volevano seguire i dogmi della "serva umile e servizievole dell'uomo". Si giunge, poi, alle teorie nate agli inizi del 1900 che reputavano di itelligenza inferiore la gente di colore e le donne. teorie che hanno per anni posto le basi della negazione del diritto allo studio a coloro che provenivano da classi sociali svantaggiate. Dalla mostra si evince, inoltre, che in Russia gli psichiatri avevano inventato un'altra forma di matattia mentale: "l'esaurimento da ossessiva ricerca della giustizia". Con questa terminologia hanno etichettato molti oppositori del regime Stanilista rinchiudendoli nei manicomi e torturandoli. Una forma di "pazzia" che viene utilizzata anche nel Sud dell'Italia da parte dei mafiosi, dei camorristi e degli affiliati alla n'draghjeta per etichettare i magistrati, i giornalisti e i militari che investigano sulla criminalità organizzata.  

Nel Sud Italia, inoltre, molte donne fino agli '70 sono state chiuse neui manicomi solo perchè hanno osato opporsi ad un marito violento, che le tradiva e le faceva morire di fame.

                                    Romilda Marzari

Per informazioni:
Comitato promotore Tel 02 36510685
E-mail linea.stampa@ccdu.org
Sito: www.ccdu.org










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