Chi Ha Bisogno Del Family Day?

E' Uscita una edizione straordinaria del Malatempora Magazine in cui troverete il mio articolo qui postato e molte altre notizie. Comunque la pensiate, io dico la mia...



Domani finalmente e' sabato. Ognuno di noi ha del tempo libero e sperando in una bella giornata, chi non ha la fortuna di abitare in campagna, andrà fuori porta per trascorre qualche piacevole ora in montagna o al mare. C'e' anche chi domani userà questo tempo per partecipare al "Family Day" (a me già che una manifestazione italiana abbia un nome anglosassone, mi urta!). Io, da brava convivente, non parteciperò perché ufficialmente io e il mio compagno non siamo una famiglia. Eppure ci amiamo e stiamo insieme da anni. Eppure lui e' padre di due figli che io amo come fossero miei e, quando a Natale e in estate per le vacanze siamo tutti uniti, io la sento la famiglia. A dire il vero non mi ero mai posta il problema, io e altre persone che come me hanno deciso di convivere e che hanno anche dei figli. Mi domando perché ci sia bisogno di una manifestazione pro-famiglia? Chi e' che vuole sottolineare che ci possano essere famiglie di "serie A" e famiglie di "serie B"... e se sei gay o trans addirittura di "serie Z"? Mi domando in che Paese viviamo, dove le leggi non vengono fatte per tutti, ma a quanto pare solo per affermare l'appartenenza a quello schieramento politico o a quella religione. Credo che non sia giusto e chiederei l'intervento dello Stato parlamentare affinché queste irregolarità finiscano... forse, domando troppo.

Commenti

anonimo ha detto…
Io sono single (preferisco definirmi zitella, con ironia...) sono cattolica e, come te, non sopporto la definizione inglese 'family day'; giornata della famiglia sarebbe stata una bella definizione! Capisco perché hanno organizzato questa manifestazione anche se non condivido lo spirito apocalittico di difesa della famiglia minacciata dai Dico (sono una fan di Rosy Bindi e le accordo la mia fiducia). Però, senza voler distinguere tra famiglie di serie A o B, credo si debbano fare distinzioni fra diritti di chi sancisce la sua decisione di convivenza anche davanti allo stato (con il contratto matrimoniale) e chi non ne riconosce la necessità. Non ne faccio un discorso morale: la preziosità di una persona non si misura in base ai contratti che stipula; ne faccio un discorso di regole sociali: tu ti prendi un impegno formale e io ti tutelo, tu vuoi tenerti libero dai vincoli contrattuali e così liberamente rinunci ai privilegi che ti garantisce il contratto. Non si tratta di sminuire le varie forme di amore che possono legare le persone. Insomma: ciascuno si senta libero di vivere come meglio crede e come si sente felice, ma se ne assuma le conseguenze. Questa giornata di manifestazioni (a san Giovanni e a piazza Navona) spero serva a ricordarci che è necessario che la politica sia a servizio dei cittadini (famiglie codificate, famiglie conviventi, unioni eterosessuali, unioni omosessuali, ma sopratutto categorie più deboli: bambini, anziani, malati, carcerati...). Purtroppo credo diventerà ancora una volta motivo di scontro pseudo ideologico e partitico. E chi sta nei problemi, ancora una volta dovrà cavarsela come può, da solo. Patrizia

Thulcky ha detto…
già...un vecchio sacramento che dovrebbe basarsi sull'amore e invece è un contratto.

se ognuno di noi avesse una minore tendenza a giudicare situazioni e persone i problemi sarebbero ridimensionati.

Ma ciò non è cosa da poco. Me ne rendo conto anch'io ogni giorno. E' dura, ma la tolleranza inizia da noi che tolleriamo.

Auguri!!!
MattBeck ha detto…
Il problema dell'Italia è che persino il richiamo ai diritti civili fondamentali è eccessivo.

E quel che è peggio è che molti si abituano all'anormalità fino a scambiarla per una immutabile normalità.

Ma la manifestazione di ieri "Coraggio Laico" dà sempre speranza e nuova energia.
GiselleB ha detto…
patrizia, la pensiamo uguale. anche perche' lo stato laico ha sancito che
GiselleB ha detto…
Thulcky e MattBeck anche a voi grazie per il mirato intervento. buongiorno!
GiselleB ha detto…
ma manca tutto il mio commento a patrizia!!!

che peccato...

:(
compagnidiviaggio ha detto…
già con splinder è un casino
Paige79 ha detto…
anche io concordo con Patrizia, se ho ben capito il suo commento.Oltretutto penso che spesso i conviventi non volgiono che il loro modo di intendere la famiglia sia sminuito, però sono i primi a sminuire il mamtrimonio definendolo solo "un contratto",si sentono spesso frasi come"ma noi nonn abbiamo bisogno di contratti per amarci,noi viviamo l'amore in modo spontaneo e la nostra unione è basata sull'amore", frasi che offensive per chi si sposa perchè sottintende che invece chi scelgie appunto il matrimonio lo fa per interesse e non per amore. Quindi non dovrebbero pretendere poi le stesse cose che hanno le persone sposate, visto che scelgono comuqne delle tipologie diverse.Sono convinta che chi ama davvero non si pone problemi a porre una firma perchè la persona amata venga tutelata quesiasi cosa accada, purtroppo volenti o nolenti sono questo tipo di cose che vengono considerate valide e egiustamente ( chiunque potrebbe dire che ha convissuto con tizio o con caio, non ci sono prove...).Dovremmo comunqeu tutti imparare a rispettarci, visto che sono convitna che chi davvero è cnvinto di aver fatto las celta giusta non ha bisogno per dimostrarlo di sminuire le scelte altrui.

Tiziana

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